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L’INCERTEZZA ECONOMICA NON FRENA IL MERCATO DELL’AUTOMAZIONE

L’INCERTEZZA ECONOMICA NON FRENA IL MERCATO DELL’AUTOMAZIONE

La produzione mantiene un segno positivo

A dispetto dell’incertezza economica il comparto dell’automazione e dell’assemblaggio tiene duro e le prospettive per la fine dell’anno restano positive con incrementi a doppia cifra per quasi tutti i principali indicatori economici.  Stando ai dati di preconsuntivo elaborati dal Centro Studi & Cultura di Impresa di Ucimu-Sistemi per produrre, l’Associazione dei costruttori italiani di macchine utensili, robot e automazione, nel 2022 la produzione si attesterà infatti a 7.255 milioni di euro, mettendo a segno un incremento del 14,6% sull’anno precedente.

Numeri di tutto rispetto sui quali ha avuto un peso determinante sia l’andamento del mercato interno, che ha visto le consegne in crescita del 27%, a 3.980 milioni di euro, sia dal positivo trend delle esportazioni arrivate a un valore di 3.275 milioni di euro, il 2,5% in più rispetto all’anno precedente. Crescita trainata in particolare dalla domanda di Stati Uniti (281 milioni di euro, +24,7%), Germania (199 milioni, -15,6%); Cina (122 milioni, -3,5%), Polonia (111 milioni +4,7%), Francia (105 milioni, +9,1%). 
E si prevede un andamento positivo anche per il 2023, anno in cui,  secondo le previsioni del Centro Studi Ucimu, la produzione crescerà a 7.565 milioni (+4,3% rispetto al 2022) nonostante inflazione e difficoltà di approvvigionamento.

Hi tech e automotive motori della crescita

Del resto diversi sono i fattori che spingono la crescita del comparto dell’automazione, basti pensare al forte impulso che sta avendo non solo nelle industrie ma anche nell’edilizia con la domotica automatizzata le cui prospettive di crescita sono più che ottimiste, grazie alla crescente domanda dovuta alla riduzione dei costi dei dispositivi IoT. E anche l’innovazione tecnologica in atto nell’automotive ha un’influenza positiva sul comparto.  Le principali case automobilistiche stanno infatti investendo non solo sulle auto elettriche ma anche su quelle con guida autonoma. Qualche nome? Da Tesla a Volvo, passando per Ford, General Motors, senza dimenticare il fondamentale apporto alla ricerca di Uber e del suo concorrente Lyft. 
L’hi tech, dunque sta diventando un forte motore di crescita per il segmento dell’automazione, basti pensare che il segmento dei piccoli elettrodomestici negli ultimi 12 mesi è cresciuto del 15,5%, l’elettronica di consumo del 4,7% e il Grande Elettrodomestico del 3,4%. Senza dimenticare la telefonia che resta il più importante segmento per il mercato italiano della tecnologia di consumo.

Componenti smart per lavorazioni precise

Un mercato frizzante, dunque, che richiede componenti sempre più piccoli, leggeri, precisi, smart, in grado di viaggiare ad alte velocità.  E i dispositivi di collegamento come quelli di R+W sono l’ideale per garantire la maggior efficienza. «I nostri giunti di precisione sono infatti caratterizzati da dinamiche elevate, assenza di gioco angolare e soprattutto leggerezza», precisa Davide Fusari, Country manager per l’Italia di R+W.  «Un esempio possono essere i prodotti della serie MK o i giunti a soffietto in miniatura serie BK, così come i giunti a soffietto e allunghe serie ZAE ad alte prestazioni realizzati in inox, acciaio per garantire flessibilità e durata. A unire tutti i prodotti citati è la facilità di montaggio e smontaggio e l’assenza di manutenzione», conclude Fusari. 

Nadia Anzani e Roberto Carminati
Nadia Anzani e Roberto Carminati

Articolo a cura dei giornalisti professionisti Nadia Anzani e Roberto Carminati

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Nadia Anzani e Roberto Carminati

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