Smorzare le vibrazioni per salvaguardare le macchine
Nel portfolio prodotti di R+W Italia (e per conseguenza del gruppo Poppe + Potthoff, al quale R+W appartiene) sono presenti giunti con elastomero la cui principale vocazione è lo smorzamento delle vibrazioni, che possono essere applicati presso un numero potenzialmente illimitato di industrie.
Ovunque vibranti (ma al punto giusto)
È innanzitutto necessario sgombrare il campo da ogni possibile fraintendimento o confusione. Dell’assorbimento tout court delle vibrazioni causate dall’azionamento delle macchine – centri di lavoro su tutti, ma non solo – si fanno carico principalmente i piedini di appoggio in gomma tipici dei macchinari per il manifatturiero. O ancora, gli elementi elastici modulari, sempre basati su gomma o caucciù, montati nelle posizioni più disparate delle macchine e studiati per attutire le vibrazioni nocive, in eccesso. Quindi, allo scopo di salvaguardarne il buon funzionamento lungo il ciclo di vita.
Ebbene, R+W Italia e il gruppo Poppe + Potthoff giocano, coi loro giunti, un ruolo importante nello smorzamento.
Dinanzi a sé hanno un mercato potenzialmente immenso poiché amplissime sono le possibili aree di applicazione. «Di fatto», ha detto il responsabile commerciale R+W per l’Italia Davide Fusari, «possono essere utilizzati ovunque siano presenti dei motori e indipendentemente dalla loro natura: siano essi elettrici o idraulici, i più soggetti alle vibrazioni.».
Un ulteriore fattore che può incidere positivamente sull’impiego di giunti ad elastomero è dato dalla crescita della produzione di motori ibridi o full electric dedicati all’automotive. La e-mobility è attesa infatti a rappresentare il 55% delle vendite di area automotive – secondo alcune fonti – entro il prossimo ventennio circa.
I giunti con elastomero di R+W dovrebbero perciò godere di opportunità interessanti legati al mondo delle sale di misura e test per i nuovi gruppi motore.
Ritengo che la relativa domanda sia in crescita proprio perché il mercato manifesta precise esigenze in questo senso.
Il panorama delle auto ibride ha rappresentato già di per sé un traino prezioso e l’avvento delle motorizzazioni elettriche non farà che rendere i test condotti da case specializzate ancora più importanti per comprendere aspetti quali la coppia, la potenza, la performance del motore.— Davide Fusari
Responsabile commerciale R+W
Messi alla prova
Se è complicato indicare quale fra i numerosi settori di sbocco delle produzione dell’azienda sia il più affamato di componenti smorzanti, certo è che essi sono richiesti in maggior misura per essere indirizzati ad alcune operazioni specifiche. «Il giunto a elastomero non è usato solo per lo smorzamento delle vibrazioni che è solo una delle sue peculiarità», ha osservato il responsabile commerciale, «ma nel complesso rappresenta il 50% del nostro volume d’affari.
Integrando un giunto a elastomero si ottiene sì un giunto di precisione senza gioco torsionale, ma con il valore aggiunto di smorzare le vibrazioni. È dunque un’attività molto importante. Credo che i costruttori di banchi-prova siano i clienti più affezionati, perché effettuano prove minuziose su insiemi responsabili della creazione di intense vibrazioni: per esempio i già citati motori elettrici, idraulici, termici.
Non è quindi azzardato dire che fra tutti i settori che serviamo quello dei test è il segmento in cui lo smorzamento risulta la prerogativa più ricercata».
Tuttavia, «le industrie di riferimento sono tutte quelle nelle quali è presente una catena cinematica e una trasmissione del moto soggetta a vibrazioni» e da questo punto di vista quello dei servomotori è uno scenario estremamente attraente.
«Quando i servomotori non sono impostati nel modo più corretto», ha spiegato Fusari, «finiscono per generare delle frequenze di risonanza che altro non sono se non delle vibrazioni fini. Il giunto deve possedere la capacità di equalizzare e armonizzare alla perfezione questo tipo di frequenza».
Nel catalogo societario i giunti di precisione a elastomero – che hanno all’interno una parte in tecnopolimero a durezza variabile – sono integrabili con cinque diverse gamme di elastomero. In funzione della durezza di quest’ultimo aumenta o diminuisce la capacità di smorzamento. Più tenero l’elastomero, e maggiore è la sua capacità smorzante. Li distinguono le colorazioni che vanno in ordine di durezza dal giallo, al magenta, sino al verde, al nero e al bianco.