Mini impianti idroelettrici, vantaggi per imprese e ambiente
Nel mercato delle energie rinnovabili, gli impianti idroelettrici di piccola taglia rappresentano un segmento vantaggioso sia per le imprese del settore, sia per territori e comunità. E gli investimenti crescono.
Da un punto di vista strettamente tecnico la definizione di mini-idroelettrico si applica agli impianti alimentati ad acqua della potenza elettrica inferiore o pari a 100 kilowatt. Gli esperti distinguono in realtà con maggiore precisione fra il cosiddetto pico-idroelettrico, che interessa installazioni dalla potenza minore di cinque kilowatt; il micro-idroelettrico (fra cinque e circa 100 kilowatt); e assegnano invece al mini-idroelettrico propriamente detto una potenza compresa fra 100 e 1.000 kilowatt. Pelton, Banki e Cross-Flow sono in genere i modelli di turbina più utilizzati e diffusi per una tecnologia che sfrutta salti d’acqua dal dislivello modesto – pochi metri – e una portata d’acqua minima da 0,5 litri al secondo. In base a questi due parametri a ciascun impianto viene assegnato il rispettivo dimensionamento che determina a sua volta la scelta della turbina più adeguata.
Analogamente ad altre forme di energia rinnovabile anche l’idroelettrico di piccola taglia, indipendentemente dalle vesti e dalla stazza che assume, ha beneficiato di politiche incentivanti dedicate, aggiornate almeno sino allo scorso biennio. La scorsa legislatura ha portato con sé qualche novità e qualche dubbio, mentre a livello globale è stata da più parti segnalata la necessità di provvedere a studi approfonditi che consentano di limitare al minimo possibile gli eventuali impatti ambientali di queste tecnologie. Quel che è certo, però, è che il mini idroelettrico è dunque un settore di tendenza e continuerà a esserlo anche nel prossimo futuro. Maggiori approfondimenti si possono trovare visitando il sito di rinnovabili.it.
Mini impianti idroelettrici: un mercato in crescita
A fiutare il business sono state numerose aziende che hanno puntato sull’innovazione per farsi spazio in una nicchia di mercato dove i competitor non mancano.
Un esempio viene da Frendy Energy, realtà fondata nel 2006 per sviluppare il business del mini-idroelettrico in Italia. Grazie alla collaborazione con gruppi internazionali, l’impresa ha incrementato un nuovo concetto di turbina altamente efficace su salti d’acqua di piccole dimensioni e una serie di importanti innovazioni tecnologiche utilizzate per la realizzazione di centrali idroelettriche all’avanguardia e per la produzione di energia in modo efficiente, altamente automatizzato e flessibile.
Lo stesso si può dire di Renegertica, smart energy company specializzata nello sviluppo di impianti a fonte rinnovabile e soluzioni per l’integrazione e il controllo di reti ibride che nel settembre del 2017 è entrata nel business del mini idroelettrico.
«L’idroelettrico è la più antica e consolidata delle energie rinnovabili», ha commentato all’epoca Raffaele Palomba, ceo della società ligure:
«Il nostro Paese è ricco di corsi d’acqua e, contrariamente a ciò che si pensa, grazie al mini-idroelettrico siamo in grado di sfruttare, con il minor impatto possibile sull’ambiente, questa fonte d’energia naturale. Convinti di questo, abbiamo deciso di investire nel mini idroelettrico che rappresenta la nuova frontiera. Tali investimenti, tra l’altro, grazie al monitoraggio costante, alla riattivazione dei siti dismessi e alla rimozione dei rifiuti trasportati dalla corrente, aiuteranno la manutenzione dei bacini oggi in gran parte dissestati»
Tecnologia in primo piano
A beneficiare dello sprint della ricerca e dell’innovazione legate al mini-idro sono state anche le aziende che forniscono componenti per la realizzazione degli impianti di nuova generazione. Ne sa qualcosa R+W Italia che in questo segmento ha un’ampia offerta di prodotti adattabili alle diverse esigenze di applicazione.
«Possiamo proporre giunti ad alta rigidità torsionale come i lamellari della serie LP o prodotti ad altissima densità di coppia e molto economici come i giunti a denti della serie BZ1 », precisa Davide Fusari, responsabile commerciale di R+W Italia. «Si tratta di articoli dalla struttura molto robusta e interamente metallici. Ma su richiesta sono fornibili anche in Acciaio inox».