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Le macchine CNC rappresentano il cuore dell’industria manifatturiera di oggi e del futuro. E i giunti sono una parte fondamentale della loro ingegneria. Per garantire alta produttività e affidabilità. Due caratteristiche fondamentali per non perdere terreno sui mercati.

Gestire la produzione in modo flessibile grazie all’uso di sistemi intelligenti non più centralizzati ma integrati localmente sulle macchine. A questo rispondono le soluzioni CNC grazie alle quali è possibile creare produzioni value driven, ovvero basate sull’innovazione e non cost driven, cioè finalizzate solo ad abbattere i costi.

È vero, le macchine a controllo numerico, rispetto a quelle che richiedono l’intervento dell’operatore, sono molto più costose, ma consentono di conseguire livelli di efficienza e di produttività molto elevati, ottimizzando le fasi di passaggio dalla progettazione alla produzione. Oltre al fatto che possono lavorare in modo continuativo, senza interruzioni. Caratteristiche che le rendono adatte alla produzione in vari settori, dall’automotive all’aerospaziale per eseguire numerose lavorazioni come la saldatura, il taglio laser, la piegatura, la rettifica ecc.

Nel 2018 questo tipo di macchinari hanno conosciuto un vero e proprio boom. Basti dire che l’industria italiana costruttrice di macchine utensili, robot e automazione ha registrato incrementi a doppia cifra per quasi tutti i principali indicatori economici, allungando il trend  positivo iniziato nel 2014. 

Secondo i dati di consuntivo elaborati dal Centro Studi & Cultura di Impresa di Ucimu, nel 2018, la produzione di macchine utensili, robot e automazione si è attestata a 6.775 milioni di euro, registrando un aumento dell’11,3% rispetto al 2017.
Un risultato determinato sia dal positivo andamento delle consegne dei costruttori sul mercato interno, salite, del 15,2%, a 3.112 milioni, sia dall’
export che si è attestato a 3.663 milioni di euro, crescendo dell’8% rispetto all’anno precedente.
Numeri su cui hanno influito positivamente gli incentivi statali legati all’industria 4.0

Un 2019 in rallentamento

Per il 2019 dati certi ancora non sono stati ufficializzati, ma stando alle previsioni di Ucimu ci si aspetta un rallentamento della produzione che sarebbe salita solo del 3,6%, a 7.020 milioni di euro; così l’export, che dovrebbe raggiungere il valore di 3.900 milioni di euro, il 6,5% in più rispetto al 2018.

Il rapporto export su produzione si stima debba crescere a quota 55,6%. «A ben guardare», ha commentato il presidente di Ucimu Massimo Carboniero, «considerato il contesto e l’evoluzione repentina dello scenario politico economico internazionale, potremmo dirci già molto soddisfatti se queste previsioni fossero realmente confermate».

Precisione prima di tutto

Alta precisione, affidabilità, programmabilità ed elevata produttività. Sono i plus delle macchine a controllo numerico che rappresentano il cuore dell’industria manifatturiera di oggi e del futuro.

Ma quali sono i requisiti che un fornitore di componenti deve soddisfare per servire al meglio le esigenze dei costruttori di centri di lavoro e macchine utensili?

Abbiamo girato la domanda alla multinazionale Usa Hurco che ha fra i suoi tratti distintivi il ruolo da autentica pioniera rivestito nell’ideazione e nello sviluppo delle tecnologie di controllo numerico; e che ha in catalogo una vasta gamma di sistemi di tornitura o di fresatura e di impianti a tre-cinque assi

Secondo il responsabile customer support Alessio Ravelli l’aspetto da privilegiare è oggi, in sede di lavorazione, quello della precisione «poiché dal punto di vista della pura meccanica i risultati ottenuti con i motori lineari sono significativi e difficili da superare». 

Si punta perciò «sull’accuratezza dei processi e sulla costante riduzione dei margini di tolleranza» a seconda della tipologia di macchinario cui si intende dare vita e degli scopi ai quali verrà destinato.

«Un giunto», ha detto Ravelli entrando nello specifico, «deve possedere tolleranze e cinematiche adattabili alle caratteristiche fisiche degli assi, alla loro grandezza. Perché chiaramente una macchina i cui assi hanno una corsa da 700 millimetri impone tolleranze diverse rispetto a un’altra con corse sino a tre metri. Il giunto ideale deve essere prodotto tenendo conto delle tolleranze; ed essere perciò versatile». 

Non solo. Rapidità ed efficienza massime sono i must di un mercato sempre più competitivo e per farvi fronte efficacemente i centri di lavoro debbono integrare «giunti resistenti e preparati al continuo aumento delle velocità di taglio e del moto degli assi». 

Allo stesso tempo vanno tenuti nella giusta considerazione «la robustezza e la capacità di resistere all’usura e alle variazioni di temperatura, con il minor grado di dilatazione possibile, lungo tutto il ciclo di vita».

Anche per questo ferve la ricerca sui materiali, selezionati in base alle rispettive performance meccaniche. Il rapporto fra prezzo e prestazioni e le strategie di ricerca e sviluppo messe a punto dai singoli vendor orientano la scelta; nonostante l’industria attualmente si orienti soprattutto sugli acciai speciali e sulle leghe.

La risposta di R+W Italia al mercato

Tutte caratteristiche presenti nei giunti a soffietto in acciaio inox della serie BK firmati da R+W Italia.

«Si tratta di prodotti molto robusti che hanno la capacità di lavorare a un alto numero di giri e quindi a velocità elevata. Non solo, sono precisi, resistenti alle sollecitazioni, all’usura e alle variazioni di temperatura», spiega Davide Fusari, Country manager per l’Italia della multinazionale tedesca.
«Qualità che li rendono adatti ad assecondare le dinamiche esasperate che le macchine cnc son in grado di offrire», conclude l’esperto.

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