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Il tubo in bilico

Il tubo in bilico

L’andamento in frenata del mercato dell’acciaio non ha fermato l’innovazione dei macchinari per la lavorazione e deformazione dei tubi, che negli ultimi anni si sono innovati nel nome di una qualità e precisione dei prodotti sempre più elevata. Grazie anche all’utilizzo di componenti robusti e sofisticati.

Una «apocalisse inattesa». Così Stefano Ferrari responsabile dell’Ufficio studi di Siderweb ha definito quel che è accaduto nei primi mesi del 2020 durante la presentazione dello Speciale sulla congiuntura siderurgica distribuito ad aprile e contenente dati aggiornati al dicembre dello scorso anno.

Il riferimento chiaro e inevitabile è all’impatto che la diffusione del coronavirus Covid-19 sta avendo sull’industria e sull’economia (inter)nazionali. 

Basti pensare che, come la community dell’acciaio ha notato, solo S&P e Confcommercio hanno previsto una contrazione del Prodotto interno lordo compresa fra i 2,6 e i tre punti percentuali rispetto al 2019.
Perché gli altri osservatori, da Confindustria Prometeia e da Schroeders Goldman Sachs, hanno paventato discese che vanno da un minimo del sei a un massimo dell’11,6%.

Import ed export in discesa

Sulla performance della siderurgia pesa chiaramente l’andamento dei settori di sbocco a cominciare dall’auto e dai mezzi di trasporto con la relativa componentistica, attesi da un crollo di vendite fra il 45 e il 55% a paragone con il 2019.
Già nei dodici mesi che hanno preceduto questo annus horribilis le cose sembravano tuttavia avere preso una brutta piega.

Qualche ombra iniziava a stagliarsi anche sul panorama dei tubi che, talvolta in controtendenza rispetto ad altri prodotti dell’acciaieria, avevano mostrato almeno sino all’estate una certa stabilità e anzi, specie alla voce export, erano spesso animati da dinamiche rialziste spinte dal loro sempre più diffuso utilizzo nell’edilizia così come nell’arredamento.

Non così nel mese conclusivo di dicembre, quando la produzione siderurgica italiana nel suo complesso registrava un sonoro -17,3% nel confronto col dicembre precedente, a 1,4 milioni di tonnellate.

Sullo sfondo di una discesa generalizzata (importazioni a -9,2; le esportazioni a -12,5) erano state acquistate dall’estero solo 57 mila tonnellate di tubi (-15,4% rispetto allo stesso periodo del 2018) e ne erano state vendute oltreconfine 188 mila tonnellate (-3,3). Ma l’innovazione non restava ferma. Specie nell’ambito della lavorazione dei tubi in acciaio.

Macchinari sempre più sofisticati

In questi ultimi anni, infatti, il loro utilizzo in diversi ambiti, dall’automotive, all’industria del ciclo e motociclo, fino a quella dei mobili per arredamento e l’edilizia, ha portato inevitabilmente a un’evoluzione dei macchinari dedicati nello specifico alla deformazione di tubi in acciaio

Per rispondere alle nuove e crescenti esigenze del mercato, infatti, l’ingegneria meccanica del settore ha subìto un lungo percorso di innovazione con l’obiettivo di produrre con una precisione e volumi crescenti, impossibili da ottenere con le vecchie tecnologie tradizionali.

«Venti anni fa sul mercato esistevano prevalentemente macchinari manuali in grado di soddisfare una produzione limitata e artigianale, oggi invece siamo in presenza di macchine completamente automatizzate e di alta precisione destinate alla grande industria», spiega Davide Fusari, Country manager di RW Italia.
Apparecchiature che utilizzano numerosi servo assi e che, quindi, richiedono componenti sempre più sofisticati, tra questi anche i giunti di precisione ad alta rigidità torsionale, «come possono essere i nostri prodotti della serie lamellare LP, ideali in tutte le applicazioni con Servomotori, o a soffietto BK», precisa Fusari.

Robusti e compatti possono essere utilizzati in diverse applicazioni dell’ingegneria meccanica.
In particolare nei nostri lamellari la trasmissione di coppia non avviene per sollecitazione a taglio delle viti sulla lamella ma, grazie all’attrito tra le parti assemblate e il pacco lamellare, la trasmissione di coppia è interamente a carico della lamella, consentendo un’elevata densità di coppia e zero gioco.

Davide Fusari, Country manager di RW Italia

Caratteristiche che consentono ai costruttori di macchinari di raggiungere il massimo livello di qualità nella progettazione delle loro tecnologie.
Qualità che da sempre contraddistingue il nostro made in Italy in tutti i settori.

Nadia Anzani e Roberto Carminati
Nadia Anzani e Roberto Carminati

Articolo a cura dei giornalisti professionisti Nadia Anzani e Roberto Carminati

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Nadia Anzani e Roberto Carminati

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